Top seller della serie pensata per mamme alla moda – FINANCIAL TIMES

Dettagli

Taga, www.taga.nl

Quanto costa?

 1,695£

Quanto è veloce?

Con le sue tre marce, Taga può raggiungere le 20 miglia all’ora

Quanto è grande?

2 piedi per 5 in larghezza e 5 piedi per 5 in lunghezza, in modalità bicicletta; 44lb-63lb, a seconda della configurazione

Questione etica

L’industria manifatturiera in Taiwan è certificata dal governo

Considerate anche

Rimorchi per bici Trio e Christiana, entrambi provenienti dalla Danimarca, oppure una bicicletta classica con il seggiolino per bambini Co-Pilot

Top seller della serie pensata per mamme alla moda. Per mamme che abitano in periferia, Taga è un mezzo di trasporto più ecosostenibile della macchina. Tuttavia, non è per niente un apparecchio compatto – pesa 44lb-63lb, a seconda della configurazione, e misura 2 piedi per 5 in larghezza e 5 piedi per 5 in lunghezza, in versione bicicletta (con la lunghezza del passeggino di 3 piedi per 11). Anche se mi fossi disfatto delle due carrozzine e tre biciclette ordinarie che teniamo in casa, avrei, comunque, difficoltà a trovare un posto per Taga nel nostro appartamento con due camere da letto. E con la fantasmagorica cifra di 1,695£, supera, indubbiamente, i prezzi delle migliori carrozzine e, persino, quelli di alcune biciclette esclusive.

Eppure, se fossi a disposizione di uno spazio illimitato, il flusso di denaro illimitato, e vivessi in un quartiere con strade senza traffico, mi piacerebbe averne una. Caricare Jack sopra e stringergli le cinghie era un gioco da ragazzi, cosi come frenare, cambiare marce e pedalare lungo la nostra via verdeggiante delle villette a schiera. La guida era semplice e piacevole ed essendo stata una giornata fresca, non avevo perso una goccia di sudore. Non vi erano colline nelle vicinanze, ma credo che sarebbero state un ottimo allenamento in salita (così importante per una mamma impegnata), ed anche un allenamento in discesa, leggermente spaventoso però.. (specialmente perché Jack viaggiava senza casco).

Tuttavia, mi sentivo sicuro. Taga soddisfa tutti gli standard europei di sicurezza per biciclette e passeggini, ed è stata in grado di resistere all’impatto con l’albero senza traballare. Infatti, il mio unico problema è stato quello di svoltare, dal momento che con Taga non c’è bisogno di inclinarsi di lato, come con una bicicletta normale. Ero finito, invece, per fare delle ampie figure a U, il che non sarebbe stato possibile su un sentiero affollato o una strada trafficata.

All’inizio Jack sembrava confuso, in seguito, però, era alquanto contento della velocità, soprattutto quando passavamo vicino al seguito esultante di Taga, che ci aiutava con la demo. Gli piace indicare con il dito e fare ciao con la mano.

Il prossimo test consisteva nel convertire la bicicletta in passeggino, il che, a detta del materiale di stampa dell’azienda, avrebbe dovuto impiegare 20 secondi. Mi ci volle molto di più, anche dopo essermelo fatto spiegare diverse volte, può darsi, però, che la colpa era da attribuire alla mia inettitudine. Cominci staccando il seggiolino con bambino dentro, e lo appoggi per terra; poi, capovolgi la leva, tiri il sedile sopra il manubrio e lo posizioni. Probabilmente, dopo un po’ ci avrei anche preso la mano. Jack era inusualmente paziente.

Tuttavia, mi è risultato difficile maneggiare Taga in versione passeggino. Sono abituato al nostro compatto Maclaren e la Mountain Buggy, che, sebbene più grande, ha la ruota anteriore girevole che permette di girare facilmente. Non posso immaginare di entrare con Taga in un caffè affollato o caricarla su un autobus di Londra.

Eppure, quando guidavo in modalità bicicletta, ero l’invidia del mio quartiere, pieno di famiglie con bambini piccoli. La mia amica Nicole, era venuta a trovarci per provare Taga con suo figlio Finlay, e ne rimase impressionata anche lei – anche se, era più preoccupata di me a proposito della sicurezza. Mentre stavamo testando il sedile avvolgente sui nostri ragazzi, sono passate due mamme con i loro bambini e si sono fermate per indagare. Una ha provato Taga; l’altra non ce la fece a convincere suo figlio. Ma entrambe hanno preso la brochure e hanno detto ai rappresentanti dell’azienda che avrebbero potuto fare promozione, parlando con le altre mamme che portano i loro bambini a scuola.

Io potrei non avere abbastanza soldi, spazio o stoffa da ciclista per giustificare l’acquisto di Taga. Ma non penso che ci siano pochi genitori benestanti, sportivi e consapevoli del proprio status, che potrebbero avere dei buoni motivi per comprarla.

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