Trasportare i bambini in bicicletta
E’ passato poco più di un anno da quando la TAGA è arrivata in Italia ed è da subito che si è posizionata nella cima dei desideri dei neo genitori e non solo.
Il suo prezzo, € 1.695 ha acceso una viva discussione nel pubblico italiano, non abituato alle cargo bike e di conseguenza confrontando la TAGA con una bici da passeggio.
I pareri comunque sono agli antipodi, c’è chi sostiene che il prezzo è più che giustificato per il prodotto di questa funzionalità, mentre gli altri sostengono che il prezzo è troppo alto, con arrivare ai toni piuttosto accesi:
Ma siete fuori?!
La risposta è sì! Non siamo noi, ma la TAGA è decisamente fuori, fuori del comune!
Fuori da qualsiasi immaginazione e qualsiasi altro mezzo di trasporto esistente. Per spiegare il perché del suo prezzo abbiamo confrontato la TAGA con una bici da carico, una bici da passeggio di alta qualità, una bici pieghevole, un triciclo, una bici + passeggino.
La verità è che la TAGA appartiene a tutte queste categorie e comunque rimane disperatamente fuori da esse, in quanto è unica e irripetibile. Pieghevole quasi ai livelli di un passeggino, capace di trasportare i pesi decisamente elevati, capace di percorrere tantissimi km e nello stesso tempo manovrarla dentro un appartamento, ufficio o supermercato, la TAGA non è semplicemente un triciclo pieghevole che si trasforma in un niente in un passeggino di design capace di trasportare in sicurezza fino a 180 kg di peso e 3-4 persone di numero.
La sua genialità è dovuta al lavoro di un brillante team di ingegneri e di designer industriali da 5 nazioni-leader nella progettazione delle biciclette, 4 anni di duro lavoro di sviluppo e diverse centinaia di premi vinti in passato. Aggiungiamo la passione, e forse anche l’entusiasmo personale, in quanto la maggioranza all’epoca aveva i bimbi dell’età giusta per TAGA, da 0 a 8 anni.
Come tutti prodotti geniali, la TAGA è semplice e intuitiva, per renderla tale ci è voluta tutta la professionalità e la conoscenza dei migliori esperti nel settore.
Le sfide sono state davvero numerose. Non solo l’idea stessa del passeggino incorporato che colpisce al primo sguardo. E nemmeno la trasformazione lampo che lascia tutti a bocca aperta. Queste sono quelle evidenti, ma vi assicuro non sono quelle le più difficili. Come sempre, le sfide più difficili, ovviamente se sono riuscite, sono quelle di cui nessuno se ne accorge, proprio perché funzionano!
Avete visto mai le cargo bike olandesi, larghe, pesanti e massicce? È stata una delle sfide più difficili, farsi che la TAGA, snella e minuta potesse portare un notevole peso di 180 kg complessivi!
Come risultato la TAGA entra in tutte le porte sia in modalità passeggino che, volendo in modalità bicicletta!
La sterzata è un’altra sfida invisibile all’occhio non esperto. Snella e intuitiva rende la TAGA stabile anche in curva. Pochi tricicli possono vantare di una sterzata dove tutto funziona alla perfezione.
Come far sì che la TAGA passasse in tutte le porte standard (e quindi deve avere una larghezza ridotta) pur rimanendo una bicicletta da carico capace di trasportare oltre a chi è alla guida fino a 80 kg di carico. Come fare una bicicletta pieghevole e nello stesso tempo una bicicletta da carico, 2 cose che erano assolutamente incompatibili prima della nascita della TAGA.
Come far sì che la TAGA in modalità passeggino rispetti tutti i requisiti di un passeggino per eccellenza e avesse un aspetto accattivante e figo e non di una cassa sulle ruote.
E infine la sterzata, la TAGA è maneggevole e intuitiva, facile da guidare e stabile anche in curva, permettendo di chiuderla in modo stretto. Per riuscirci gli ingegneri si sono dovuti scervellarsi non da poco. E’ stata applicata la legge di Ackermann, come nella guida di un automobile per ottimizzare la traiettoria in curva.
Ma la sfida più importante sicuramente è stata la questione della sicurezza. Per trasportare i bambini dev’essere veramente massima. Si dice inutile inventare una bicicletta ed infatti è così, sarebbe veramente inutile inventare un’ennesima bicicletta che non risolvesse il problema di sicurezza dei bambini in bici.
E la TAGA è stata tutta sviluppata intorno alla sicurezza del bambino. Si sa che la figura più stabile è il triangolo, l’appoggio più stabile a tre punti, da qui derivano le tre ruote, la TAGA sta in piedi da sola e non necessita dello sforzo da parte di chi è alla guida per tenere l’equilibrio. La posizione del ciclista in TAGA da al genitore la massima visibilità e comodità, deve pensare solo al bambino e al percorso da scegliere. Posizionare il bambino davanti, tra le nostre braccia, raccolto e protetto dai manubri rinforzati di lega di alluminio, ha richiesto agli ingegneri persino di dover dividere il manubrio, scegliendo la posizione più sicura esistente per il bambino. Il seggiolino della TAGA, anche questo rigorosamente in lega di alluminio completa gli altissimi standard di sicurezza stabiliti dalla TAGA: struttura rinforzata con una particolare attenzione ai punti più critici: testa, punto vita e i piedi; e l’imbracatura a 5 punti completano la protezione del bambino.
La TAGA ha effettuato molteplici test sulla sicurezza sia interni sia esterni, tra cui il così detto crash test.
Il risultato? Tutti sono pazzi di TAGA! La molteplice schiera di premi funge da giusta cornice per la meravigliosa TAGA.